Mostra “MARILYN MONROE, 50 anni fa come oggi, IL MITO” 2012

26 MAGGIO – 10 GIUGNO 2012

A cura di  CMT Collezioni Mostre Turismo

Con il patrocinio di

Comune di Crescentino, Provincia di Vercelli, Regione Piemonte, Consiglio Regionale del Piemonte,
 Museo Nazionale del Cinema di Torino
In collaborazione con
Associazione Culturale Onlus Elegguà e Riseria Greppi

Comunicato stampa

Dedicata ad una stella la cui luce non si è mai spenta.   S’intitola MARYLIN MONROE, 50 anni fa come oggi IL MITO la mostra allestita dal  26 maggio al 10 giugno 2012 nei locali dell’ Ex Cinema Moderno, in via Po 15 a  Crescentino (Vercelli), dove negli anni 60 lo struggente splendore dell’ attrice tante volte ha  illuminato il grande schermo. Non ci sarebbe  dunque spazio più adatto per ospitare l’eccezionale esposizione, frutto dell’appassionata ricerca di un collezionista, di oltre 500  immagini e di  un gran numero di riviste, cartoline, poster, locandine e documenti,  legati alla vicenda pubblica e privata di un’attrice e di un donna indimenticabile. La mostra, a cura di  CMT, Collezioni Mostre Turismo Onlus,  gode del patrocinio del Comune di Crescentino, della Regione Piemonte, della Provincia di Vercelli, del Consiglio Regionale del Piemonte, del Museo Nazionale del Cinema di Torino ed è stata possibile grazie all’ aiuto e alla collaborazione  dell’ Associazione Culturale Onlus Elegguà e della Riseria Greppi, a cui si deve la pubblicazione del catalogo.

Dedicata ad una stella la cui luce non si è mai spenta.   S’intitola MARYLIN MONROE, 50 anni fa come oggi IL MITO la mostra allestita dal  26 maggio al 10 giugno 2012 nei locali dell’ Ex Cinema Moderno, in via Po 15 a  Crescentino (Vercelli), dove negli anni 60 lo struggente splendore dell’ attrice tante volte ha  illuminato il grande schermo. Non ci sarebbe  dunque spazio più adatto per ospitare l’eccezionale esposizione, frutto dell’appassionata ricerca di un collezionista, di oltre 500  immagini e di  un gran numero di riviste, cartoline, poster, locandine e documenti,  legati alla vicenda pubblica e privata di un’attrice e di un donna indimenticabile. La mostra, a cura di  CMT, Collezioni Mostre Turismo Onlus,  gode del patrocinio del Comune di Crescentino, della Regione Piemonte, della Provincia di Vercelli, del Consiglio Regionale del Piemonte, del Museo Nazionale del Cinema di Torino ed è stata possibile grazie all’ aiuto e alla collaborazione  dell’ Associazione Culturale Onlus Elegguà e della Riseria Greppi, a cui si deve la pubblicazione del catalogo.

Una fotografia del 1945  ci mostra Marilyn diciannovenne.   Si chiama Norma Jean Baker, è  ragazza dallo sguardo triste vestita in modo austero.  In altre foto sorride sulla neve o sorregge un agnellino, apparentemente spensierata. Ha già alle spalle il naufragio di un matrimonio quando inizia la carriera di fotomodella. Apparirà scandalosamente sul primo numero di Playboy  e presto i suoi capelli castani diventeranno biondo platino. Sta nascendo la stella destinata a conquistare Hollywood ed il mondo.

E’ del 1948 una  rara fotografia  di Scudda Hoo! Scudda Hay! il primo film in assoluto di Marilyn. Niente più di una breve apparizione ma la sua straordinaria bellezza non può passare inosservata.

La mostra segue, passo dopo passo, la sua ascesa d’attrice,  proponendo momenti memorabili di Niagara, Quando la moglie è in vacanza (il suo sorriso disarmante e compiaciuto nella celebre sequenza della gonna bianca, che si alza sulla griglia di areazione della metropolitana, è uno dei momenti più celebri della storia del cinema). E ancora Gli uomini preferiscono le bionde, Fermata d’autobus, A qualcuno piace caldo, tutti film che esaltano il fascino, la voce ed il talento di questa donna baciata dal successo e dalla fortuna, eppure disperatamente sola.        

Così, nell’esposizione, accanto alle immagini del trionfo sugli schermi, si susseguono quelle di una vita segnata da una disperata richiesta d’amore: il naufragio dei suoi matrimoni con Joe di Maggio ed Arthur Miller, le tante avventure, gli eccessi impietosamente riportati dai rotocalchi, le storie intrecciate con i fratelli Kennedy, la sua tragica fine dell’agosto del 1962, ancor oggi avvolta nel mistero, che ha contribuito, tristemente, alla nascita del mito.    

I curatori, per ricordarla a 50 anni dalla morte, bandendo ogni morbosità,  suggeriscono una visione ed una lettura della mostra cariche di tenerezza e delicata partecipazione .  Come spiega il critico d’arte Massimo Olivetti nella presentazione in catalogo: “Mito e sogno s’intrecciano, si confondono e si alimentano nella raccolta e nella rassegna di immagini che ripropongono attimi e momenti, che replicano all’infinito ogni pezzetto di Marilyn, del suo sorriso, del suo latteo candore, della sua sconfinata infelicità alla ricerca di un salvatore. A lei ed a noi è dedicata questa mostra, alla sua persona e alle nostre chimere. Alberto Barbera, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino, custode dei sogni e dei miti in celluloide, ne ha colto il significato offrendo il patrocinio. Ed Ugo Nespolo, presidente del medesimo museo, lo ha affiancato, esponendo una sua opera dedicata a Marilyn”.

Le due cartoline create per la manifestazione.