Mostra “ROSA FRA LE STELLE” 2016


Era il 16 giugno del 1963, era il tempo della Guerra Fredda dove tutto veniva fatto per propaganda e la rivalità tra il blocco americano e quello sovietico stava raggiungendo il suo culmine proprio nella corsa allo spazio. Erano trascorsi poco più di due anni dallo storico evento “il volo di Yuri Gagarin”, primo uomo nello spazio, avvenuto il 12 Aprile del 1961 e la Russia ancora una volta era pronta a presentare al mondo un altro primato. Quel giorno una donna di 25 anni Valentina Tereskova varcava la nostra atmosfera verso le stelle.  Ammettere che una donna avesse le stesse capacità di un uomo e le stesse possibilità di raggiungere l’ambito traguardo, in un momento storico dove la donna era ancora soltanto moglie e  madre, fu una grande rivoluzione culturale. Il 16 giugno del 1963 Valentina Tereshkova saliva a bordo della navicella Vostok 6 e alle ore 12.29 (ora di Mosca) dal cosmodromo di Baikonur, la prima donna al mondo partiva per varcare i confini extraterrestri. La navicella compì 48 giri attorno alla Terra e la Tereshkova trascorse quasi tre giorni nel cosmo in uno spazio angusto legata ad un seggiolino.

Passarono 19 anni prima che un’altra donna partecipasse a una missione spaziale e fu ancora una donna sovietica, Svetlana Savitskaya. Bisognò aspettare l’anno successivo per avere la prima astronauta americana nello spazio: Sally Ride.

È ancora un dato di fatto che il settore aerospaziale sia un ambito prevalentemente maschile, e non solo in Italia. Infatti in questi cinquantatré anni hanno volato complessivamente nello spazio 60 donne, contro circa 500 uomini.

Dodici sono le Nazioni che si vantano di aver avuto delle astronaute, URSS, USA, Gran Bretagna, Canada, Giappone, Russia, Francia, India, Iran, Corea del Sud, Cina e l’anno scorso anche l’Italia ha avuto la sua donna astronauta: Samanta Cristoforetti.

Questa mostra vuole esporre le avventure delle donne nello spazio presentando i profili delle 60 “eroine” del nostro tempo, evidenziando i primati che hanno accumulato e raccontando qualche loro piccola curiosità.

Giovanni Bandirali